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Regulatory updates
FOCUS: “ANAC e la tassatività dei requisiti di partecipazione: illegittima la...
Con il Parere di precontenzioso n. 203 del 21 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione torna a pronunciarsi in tema di legittimità delle clausole della lex specialis, chiarendo il perimetro applicativo del principio di tassatività dei requisiti di partecipazione sancito dall’art. 100 del D.Lgs. n. 36/2023, nella cornice del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Il caso trae origine da una procedura per l’affidamento di servizi sanitari, in cui un operatore economico ha contestato – tra l’altro – la previsione di certificazioni di qualità (ISO 9001 e ISO 14001) ritenute, seppur formalmente collocate nel Capitolato Tecnico, sostanzialmente escludenti. Il disciplinare, inoltre, ometteva di dettagliare requisiti economico-finanziari e tecnici, lasciando ampi margini di discrezionalità alla stazione appaltante, con il rischio – come osservato dall’istante – di ge...
Con il Parere di precontenzioso n. 203 del 21 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione torna a pronunciarsi in tema di legittimità delle clausole della lex specialis, chiarendo il perimetro applicativo del principio di tassatività dei requisiti di partecipazione sancito dall’art. 100 del D.Lgs. n. 36/2023, nella cornice del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Il caso trae origine da una procedura per l’affidamento di servizi sanitari, in cui un operatore economico ha contestato – tra l’altro – la previsione di certificazioni di qualità (ISO 9001 e ISO 14001) ritenute, seppur formalmente collocate nel Capitolato Tecnico, sostanzialmente escludenti. Il disciplinare, inoltre, ometteva di dettagliare requisiti economico-finanziari e tecnici, lasciando ampi margini di discrezionalità alla stazione appaltante, con il rischio – come osservato dall’istante – di ge...
FOCUS: “La (ir)riducibilità delle penali per ritardo nei lavori pubblici: il...
Il nuovo quadro normativo: un’assenza significativa Con il Parere n. 3430 del 13 maggio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) interviene su un tema tutt’altro che marginale nella gestione dei contratti pubblici: la possibilità per la stazione appaltante di ridurre, in via amministrativa, le penali contrattualmente previste per il ritardo nell’esecuzione dei lavori. Il quesito trae origine dal confronto tra la normativa previgente – in particolare l’art. 145, comma 7, del DPR 207/2010, che consentiva la disapplicazione, totale o parziale, delle penali per ritardi manifestamente sproporzionati – e la nuova disciplina dettata dall’art. 126 del D.Lgs. 36/2023, che non contiene più tale previsione. [[CASESTUDY]] L’impossibilità di disapplicare le penali in assenza di espressa previsione nella lex ...
Il nuovo quadro normativo: un’assenza significativa Con il Parere n. 3430 del 13 maggio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) interviene su un tema tutt’altro che marginale nella gestione dei contratti pubblici: la possibilità per la stazione appaltante di ridurre, in via amministrativa, le penali contrattualmente previste per il ritardo nell’esecuzione dei lavori. Il quesito trae origine dal confronto tra la normativa previgente – in particolare l’art. 145, comma 7, del DPR 207/2010, che consentiva la disapplicazione, totale o parziale, delle penali per ritardi manifestamente sproporzionati – e la nuova disciplina dettata dall’art. 126 del D.Lgs. 36/2023, che non contiene più tale previsione. [[CASESTUDY]] L’impossibilità di disapplicare le penali in assenza di espressa previsione nella lex ...
Fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’ANAC, vi è il...
Fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’Autorità nazionale anticorruzione, vi è il divieto legale di esaminare l’offerta dell’operatore economico e, se neppure risulti il pagamento a seguito del soccorso istruttorio, la stazione appaltante deve dichiarare tale offerta inammissibile. [[CASESTUDY]] Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 09/06/2025, n. 6 stabilisce il seguente principio di diritto: “L’art. 1, comma 67, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, richiamato dall’art. 213 del Codice dei contratti pubblici del 2016 (e anche dall’art. 222 del Codice dei contratti pubblici del 2023), va interpretato nel senso che, fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’Autorità nazionale anticorruzione, vi è il divieto legale di esaminare l’offerta dell’operatore economico e, se neppure risulti il pagamento a seguito del socco...
Fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’Autorità nazionale anticorruzione, vi è il divieto legale di esaminare l’offerta dell’operatore economico e, se neppure risulti il pagamento a seguito del soccorso istruttorio, la stazione appaltante deve dichiarare tale offerta inammissibile. [[CASESTUDY]] Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 09/06/2025, n. 6 stabilisce il seguente principio di diritto: “L’art. 1, comma 67, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, richiamato dall’art. 213 del Codice dei contratti pubblici del 2016 (e anche dall’art. 222 del Codice dei contratti pubblici del 2023), va interpretato nel senso che, fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’Autorità nazionale anticorruzione, vi è il divieto legale di esaminare l’offerta dell’operatore economico e, se neppure risulti il pagamento a seguito del socco...
MIT: Applicazione della disciplina BIM in riferimento all'art. 225-bis del nuovo...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3480 ha risposto al seguente quesito: Chiediamo di chiarire: - Se l'art. 225-bis del d.lgs 36/23 vada inteso nel senso che se il DOCFAP risulta approvato entro il 31.12.24, anche per le procedure bandite dal 1.1.25 per l'affidamento della proget. di lavori stimati di importo superiore a 2.000.000 euro possano non prevedere l'obbligo di progettare in BIM. - Se tale esonero vale anche nei casi in cui la progettazione riguardi lavori inseriti nella programmazione dell'ente prima del 31.12.24 ma per il quale non sia stato redatto il DOCFAP in quanto non obbl. ex art. 2 c. 5 All. I.7 (lavori < alla sogl. UE). - In caso contrario, con lavori stimati in 2.000.000 euro ma inf. alla soglia UE, la SA dovrebbe proget. in BIM. Viceversa, per lavori sup. alla soglia UE, l'obbl. di BIM non sussisterebbe ...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3480 ha risposto al seguente quesito: Chiediamo di chiarire: - Se l'art. 225-bis del d.lgs 36/23 vada inteso nel senso che se il DOCFAP risulta approvato entro il 31.12.24, anche per le procedure bandite dal 1.1.25 per l'affidamento della proget. di lavori stimati di importo superiore a 2.000.000 euro possano non prevedere l'obbligo di progettare in BIM. - Se tale esonero vale anche nei casi in cui la progettazione riguardi lavori inseriti nella programmazione dell'ente prima del 31.12.24 ma per il quale non sia stato redatto il DOCFAP in quanto non obbl. ex art. 2 c. 5 All. I.7 (lavori < alla sogl. UE). - In caso contrario, con lavori stimati in 2.000.000 euro ma inf. alla soglia UE, la SA dovrebbe proget. in BIM. Viceversa, per lavori sup. alla soglia UE, l'obbl. di BIM non sussisterebbe ...
L’ autotutela non può identificarsi nel mero ripristino della legalità violata,...
L’interesse pubblico alla base del legittimo esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione non può identificarsi nel mero ripristino della legalità violata, ma richiede una valutazione comparativa sulla qualità e concretezza degli interessi in gioco. Sulla base di questi principi il Tar Campania accoglie il ricorso avverso l’annullamento in autotutela della procedura di gara. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. I, 06/06/2025, n. 1053: 5. Alla luce dei principi sopra richiamati, il Collegio ritiene che la motivazione recata nel provvedimento impugnato non illustra adeguatamente le ragioni di interesse pubblico, concreto e attuale all’annullamento, nonché la valutazione comparativa dell’interesse del destinatario al mantenimento della sua posizione, in ragione dell&rsq...
L’interesse pubblico alla base del legittimo esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione non può identificarsi nel mero ripristino della legalità violata, ma richiede una valutazione comparativa sulla qualità e concretezza degli interessi in gioco. Sulla base di questi principi il Tar Campania accoglie il ricorso avverso l’annullamento in autotutela della procedura di gara. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. I, 06/06/2025, n. 1053: 5. Alla luce dei principi sopra richiamati, il Collegio ritiene che la motivazione recata nel provvedimento impugnato non illustra adeguatamente le ragioni di interesse pubblico, concreto e attuale all’annullamento, nonché la valutazione comparativa dell’interesse del destinatario al mantenimento della sua posizione, in ragione dell&rsq...
FOCUS: “Il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) alla luce del...
Premessa Con il Comunicato del 16 aprile 2025, l’ANAC interviene per fornire importanti chiarimenti in merito alla nuova disciplina del Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE), come modificata dal Decreto legislativo correttivo al Codice dei Contratti Pubblici. Il documento dell’Autorità si propone di accompagnare le stazioni appaltanti e gli operatori del settore nella corretta applicazione delle disposizioni, prevenendo interpretazioni difformi e riducendo il rischio di contenzioso. [[CASESTUDY]] L’intervento correttivo: le novità normative Il Decreto correttivo ha integrato l’articolato del Codice (in particolare l’art. 99) al fine di rendere più chiaro e funzionale l’utilizzo del FVOE, strumento centrale nel processo di digitalizzazione delle gare. Le novità mirano a: colmare lacune in tema di accesso e trattamento dei dati, specificare le modalità di ac...
Premessa Con il Comunicato del 16 aprile 2025, l’ANAC interviene per fornire importanti chiarimenti in merito alla nuova disciplina del Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE), come modificata dal Decreto legislativo correttivo al Codice dei Contratti Pubblici. Il documento dell’Autorità si propone di accompagnare le stazioni appaltanti e gli operatori del settore nella corretta applicazione delle disposizioni, prevenendo interpretazioni difformi e riducendo il rischio di contenzioso. [[CASESTUDY]] L’intervento correttivo: le novità normative Il Decreto correttivo ha integrato l’articolato del Codice (in particolare l’art. 99) al fine di rendere più chiaro e funzionale l’utilizzo del FVOE, strumento centrale nel processo di digitalizzazione delle gare. Le novità mirano a: colmare lacune in tema di accesso e trattamento dei dati, specificare le modalità di ac...
FOCUS: “Qualificazione delle stazioni appaltanti: l'affidamento è nullo se la...
Il fatto: gara indetta senza la qualificazione richiesta La sentenza n. 1198 del 29 maggio 2025 del TAR Sicilia, Palermo, rappresenta un'importante conferma interpretativa in merito all’applicazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, delineato dagli articoli 62 e 63 del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 36/2023), come modificato dal D.lgs. n. 209/2024. [[CASESTUDY]] Nel caso esaminato, una centrale unica di committenza (CUC) aveva indetto una procedura negoziata senza bando, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. d), del Codice, per l’affidamento di un Accordo quadro di lavori di importo superiore a 500.000 euro. Tuttavia, la CUC risultava priva della qualificazione di secondo livello, necessaria per operare legittimamente su tale fascia di importo. A ciò si aggiungeva la mancata trasmissione dell’invito a uno degli operatori economici estratti ...
Il fatto: gara indetta senza la qualificazione richiesta La sentenza n. 1198 del 29 maggio 2025 del TAR Sicilia, Palermo, rappresenta un'importante conferma interpretativa in merito all’applicazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, delineato dagli articoli 62 e 63 del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 36/2023), come modificato dal D.lgs. n. 209/2024. [[CASESTUDY]] Nel caso esaminato, una centrale unica di committenza (CUC) aveva indetto una procedura negoziata senza bando, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. d), del Codice, per l’affidamento di un Accordo quadro di lavori di importo superiore a 500.000 euro. Tuttavia, la CUC risultava priva della qualificazione di secondo livello, necessaria per operare legittimamente su tale fascia di importo. A ciò si aggiungeva la mancata trasmissione dell’invito a uno degli operatori economici estratti ...
Sottoscrizione digitale e analogica sono pienamente equipollenti ed obbligatoriamente...
FATTO Un raggruppamento partecipa ad una gara, e appone all’offerta la sola sottoscrizione digitale della mandataria. Le mandanti appongono invece appongono sottoscrizione autografa, accompagnata dalla copia della carta di identità dei sottoscrittori. L’appellante lamenta che l’offerta economica del costituendo RTI mancava della sottoscrizione digitale di tutti i componenti del RTI, e tanto in violazione di quanto prescritto, a pena di inammissibilità, dalla lettera di invito. [[CASESTUDY]] DIRITTO Cons. Stato, V, 05 giugno 2025, n. 4877 respinge l’appello. Secondo il Collegio la modalità di firma analogica, sebbene non espressamente prevista dalla legge di gara, comunque va considerata equipollente alla firma digitale ai sensi dell’art. 65 del codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005...
FATTO Un raggruppamento partecipa ad una gara, e appone all’offerta la sola sottoscrizione digitale della mandataria. Le mandanti appongono invece appongono sottoscrizione autografa, accompagnata dalla copia della carta di identità dei sottoscrittori. L’appellante lamenta che l’offerta economica del costituendo RTI mancava della sottoscrizione digitale di tutti i componenti del RTI, e tanto in violazione di quanto prescritto, a pena di inammissibilità, dalla lettera di invito. [[CASESTUDY]] DIRITTO Cons. Stato, V, 05 giugno 2025, n. 4877 respinge l’appello. Secondo il Collegio la modalità di firma analogica, sebbene non espressamente prevista dalla legge di gara, comunque va considerata equipollente alla firma digitale ai sensi dell’art. 65 del codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005...
MIT: Esperibilità del soccorso istruttorio per mancato deposito
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3604 ha risposto al seguente quesito: Nel bando di gara per la gestione di asili nido comunali, pubblicato pochi giorni dopo l'approvazione del decreto correttivo, con riferimento alle clausole sociali di cui all'art. 57 e all. II.3, non è stato indicato di produrre in sede di gara né il rapporto sulla situazione del personale dipendente, ai sensi dell'art. 46 del D.Lgs. 198/2006, né la dichiarazione di impegno di assunzione di una quota di personale femminile nonché giovanile necessaria all'esecuzione dell'appalto. Gli operatori economici partecipanti, salvo uno di essi, non hanno prodotto la sopra citata documentazione. A seguito di richiesta di chiarimenti, ex art.101c. 3, gli operatori economici inadempienti hanno confermato di non aver depositato, neppure nella busta dell'offerta, il r...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3604 ha risposto al seguente quesito: Nel bando di gara per la gestione di asili nido comunali, pubblicato pochi giorni dopo l'approvazione del decreto correttivo, con riferimento alle clausole sociali di cui all'art. 57 e all. II.3, non è stato indicato di produrre in sede di gara né il rapporto sulla situazione del personale dipendente, ai sensi dell'art. 46 del D.Lgs. 198/2006, né la dichiarazione di impegno di assunzione di una quota di personale femminile nonché giovanile necessaria all'esecuzione dell'appalto. Gli operatori economici partecipanti, salvo uno di essi, non hanno prodotto la sopra citata documentazione. A seguito di richiesta di chiarimenti, ex art.101c. 3, gli operatori economici inadempienti hanno confermato di non aver depositato, neppure nella busta dell'offerta, il r...
La figura dell’amministratore di fatto deve essere individuata attraverso i c.d....
Nell’accogliere l’appello il Consiglio di Stato si sofferma sulla nozione di “amministratore di fatto”. Ricordando che la responsabilità dell’amministratore di fatto ai sensi dell’art. 2639 c.c., postula un esercizio continuativo e significativo anche solo di taluno dei poteri tipici inerenti quella funzione, purché l’attività gestoria, svolta in modo non episodico od occasionale, sia apprezzabile. [[CASESTUDY]] Per cui solo attraverso l’analisi degli atti di gestione in concreto svolti dal soggetto agente è possibile stabilire se questi ha rivestito di fatto la funzione di amministratore della società. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 04/06/2025, n. 4863: 14.3. Sulla nozione di amministratore di fatto accertabile da una stazione appaltante è necessario fornire alcuni chiarimenti. 14.4. Ai fini del riconoscimento della qualifica di amministra...
Nell’accogliere l’appello il Consiglio di Stato si sofferma sulla nozione di “amministratore di fatto”. Ricordando che la responsabilità dell’amministratore di fatto ai sensi dell’art. 2639 c.c., postula un esercizio continuativo e significativo anche solo di taluno dei poteri tipici inerenti quella funzione, purché l’attività gestoria, svolta in modo non episodico od occasionale, sia apprezzabile. [[CASESTUDY]] Per cui solo attraverso l’analisi degli atti di gestione in concreto svolti dal soggetto agente è possibile stabilire se questi ha rivestito di fatto la funzione di amministratore della società. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 04/06/2025, n. 4863: 14.3. Sulla nozione di amministratore di fatto accertabile da una stazione appaltante è necessario fornire alcuni chiarimenti. 14.4. Ai fini del riconoscimento della qualifica di amministra...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione agli RTI Nei casi di affidamenti a raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), la libera suddivisione delle quote di partecipazione ed esecuzione dei lavori tra gli operatori riuniti deve essere effettuata entro il limite consentito dai requisiti di qualificazione posseduti da ciascuno di essi, in considerazione delle prestazioni che ci si è impegnati a realizzare. Non può la singola impresa assumere una quota di esecuzione dei lavori in misura superiore alla qualificazione posseduta. [[CASESTUDY]] Una modifica delle quote, proposta dal raggruppamento affidatario dell’appalto rispetto a quanto indicato in sede di offerta, può essere autorizzata dalla stazione appaltante, a cui è rimessa ogni valutazione sulla compatibilità di tale modifica con i requisiti posseduti dalle imprese interessate, anche su...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione agli RTI Nei casi di affidamenti a raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), la libera suddivisione delle quote di partecipazione ed esecuzione dei lavori tra gli operatori riuniti deve essere effettuata entro il limite consentito dai requisiti di qualificazione posseduti da ciascuno di essi, in considerazione delle prestazioni che ci si è impegnati a realizzare. Non può la singola impresa assumere una quota di esecuzione dei lavori in misura superiore alla qualificazione posseduta. [[CASESTUDY]] Una modifica delle quote, proposta dal raggruppamento affidatario dell’appalto rispetto a quanto indicato in sede di offerta, può essere autorizzata dalla stazione appaltante, a cui è rimessa ogni valutazione sulla compatibilità di tale modifica con i requisiti posseduti dalle imprese interessate, anche su...
FOCUS: “Il principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia: il gestore uscente...
Il caso e la rilevanza della decisione Con la sentenza n. 10136 del 27 maggio 2025, il TAR Lazio ha fornito un’ulteriore, significativa interpretazione del principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia, dichiarando inammissibile il ricorso proposto dal gestore uscente avverso un nuovo affidamento diretto, ritenendo insussistente l’interesse legittimo a ricorrere in capo all’operatore economico escluso ope legis dal successivo affidamento. Il caso riguardava una procedura ex art. 50, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 36/2023, preceduta da un avviso pubblico per manifestazioni di interesse e seguita da inviti a presentare offerta economica. Il valore dell’appalto, inferiore a 140.000 euro, consentiva il ricorso all’affidamento diretto procedimentalizzato. [[CASESTUDY]] Il principio di rotazione e il nuovo Codice dei contratti pubblici L’art. ...
Il caso e la rilevanza della decisione Con la sentenza n. 10136 del 27 maggio 2025, il TAR Lazio ha fornito un’ulteriore, significativa interpretazione del principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia, dichiarando inammissibile il ricorso proposto dal gestore uscente avverso un nuovo affidamento diretto, ritenendo insussistente l’interesse legittimo a ricorrere in capo all’operatore economico escluso ope legis dal successivo affidamento. Il caso riguardava una procedura ex art. 50, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 36/2023, preceduta da un avviso pubblico per manifestazioni di interesse e seguita da inviti a presentare offerta economica. Il valore dell’appalto, inferiore a 140.000 euro, consentiva il ricorso all’affidamento diretto procedimentalizzato. [[CASESTUDY]] Il principio di rotazione e il nuovo Codice dei contratti pubblici L’art. ...